Ogni anno il raffreddore colpisce milioni di persone nel mondo: naso chiuso che gocciola, tosse, mal di gola sono sintomi assai comuni che almeno una volta all’anno facciamo nostri. Nonostante sia una malattia così diffusa e conosciuta resta ancora indebellabile perché il responsabile non è uno solo, ma una famiglia di diversi virus respiratori che mutano di anno in anno.

Il raffreddore

Il virus del raffreddore responsabile di quasi metà dei casi totali, chiamato rhinovirus, entra nel corpo attraverso il naso, gli occhi o la bocca per poi infettare le cellule delle vie respiratorie. Il raffreddore da rhinovirus è un nemico invisibile. Una volta che il raffreddore ci colpisce sviluppiamo delle difese specifiche per quel ceppo, ma una qualsiasi mutazione delle proteine ci rende totalmente indifesi ad un nuovo contagio, per questo tendiamo ad ammalarci più volte in un anno e ciò spiega anche come mai i bambini piccoli sperimentano in media dai 7 ai 10 episodi di raffreddore all’anno.

Le cause

I rhinovirus sono una famiglia di virus molto diffusi in natura e sono di piccolissime dimensioni. Si conoscono diversi tipi di rhinovirus che differiscono tra loro per le proteine presentate sulla loro superficie. Per questo è complesso anche per lo stesso organismo dotarsi di sistemi di difesa adeguati contro nemici così diversi nella loro struttura, ma così simili per effetti sull’organismo.

Il raffreddore da rhinovirus si verifica più frequentemente in autunno e in primavera e una volta infettato l’organismo ha un tempo di incubazione di circa 48 ore prima che i sintomi facciano la loro comparsa.
Ma il rhinovirus, per quanto ampiamente diffuso, non è l’unico virus in grado di farci ammalare. Gli altri sierotipi di virus che provocano le infezioni delle alte vie respiratorie comprendono: gli adenovirus, i coronavirus, il virus respiratorio sinciziale (RSV) e i virus parainfluenzali.

I sintomi

Il sistema immunitario reagisce al virus del raffreddore attraverso una reazione infiammatoria che causa sintomi quali mal di gola, tosse, naso che cola, starnuti, spossatezza e talvolta febbre. I sintomi più precoci durano da 1 a 2 giorni, ma la ripresa di solito avviene nel giro di una settimana.

La durata

I primi sintomi tendono a scomparire nel giro di 1-2 giorni ma per una guarigione completa dai sintomi possono volerci dai 7 ai 10 giorni.

Il virus del raffreddore può vivere anche a lungo al di fuori di un organismo ospite. A seconda del tipo di superficie – più a lungo su quelle dure come acciaio e plastica – o delle condizioni atmosferiche – basse temperature e umidità contribuiscono ad aumentare la lunghezza della vita dei patogeni – possono durar anche una settimana e contagiare nuove persone, ma la loro carica diminuisce notevolmente passate le 24 ore.

I rimedi farmacologici

Il raffreddore da rhinovirus non è una malattia grave e seppure tenda a svanire nel giro di una settimana, può essere fastidiosa e debilitante. Per migliorare la qualità della giornata ci si rivolge quindi spesso ad automedicazione con
farmaci da banco.

Per alleviare quindi i sintomi durante questo periodo si assumono degli analgesici a base di paracetamolo per il malessere generale, mentre in caso di congestione nasale o mal di gola si interviene in modo più locale rispettivamente attraverso decongestionanti nasali o antisettici.

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